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Va riconosciuto l’onore delle armi al “vincitore morale” della corsa

Comunicato stampa n° 6 del 03 aprile 2016 – 17.30
La prima edizione del Dolomiti Rally Day parla agordino. Ad imporsi sul traguardo di Agordo, infatti,
è stato l’equipaggio della Sport & Comunicazione composto da Lino Lena e Nicola Decima, entrambi di Taibon
Agordino, su Renault Clio R3C. Quella di Lena-Decima è stata una grande, meritata affermazione, scandita
dal miglior tempo fatto segnare in tre delle sei prove speciali in programma. I due conduttori agordini hanno
costruito il loro successo, il primo assoluto della loro ancora breve carriera sportiva, aggiudicandosi le prime
due speciali della corsa: la “Agner” con un secondo e sette decimi sul lombardo Ghelfi; la “Sasso Bianco”, con
tre decimi sul vicentino Battaglin. I bravi portacolori della Sport & Comunicazione hanno sempre mantenuto
il comando della classifica assoluta e nell’ultima speciale, ancora la “Sasso Bianco”, hanno chiuso in bellezza
con la ciliegina sulla torta: la terza vittoria di speciale in carniere. Sul podio assoluto sono saliti anche
Battaglin-Pagliarini, su Mitsubishi Lancer Evo N4, staccati di tre secondi e due decimi; e i bresciani Tosini-
Peroglio, su Renault Clio R3C, con un distacco di undici secondi e un decimo. Va riconosciuto l’onore delle
armi al “vincitore morale” della corsa: il bergamasco Loris Ghelfi, in coppia con la moglie Michela Locatelli,
su Renault Clio Super 1600. A fine gara ha accusato un ritardo dai vincitori di due minuti cinquantasette
secondi e nove decimi, ma ne aveva rimediati ben 2.58.1 nella seconda speciale quando, dopo poche battute,
era stato rallentato dall’improvvisa apertura sul cristallo del cofano anteriore della vettura.
Detto che Lena-Decima hanno vinto tre prove speciali su sei, le altre sono state vinte da Ghelfi (Agner
2), Battaglin (Sasso Bianco 2) e Tosini (Agner 3).
La top ten del Dolomiti Rally Day ha visto brillare anche altri equipaggi bellunesi. Christian De Gasperi
e la veneziana Michela Silotto, su Citroen Saxo K10, si sono classificati sesti assoluti; l’agordino Denis
Mezzacasa e il trevigiano Alessandro Gaio, su Renault Clio Williams, settimi assoluti e primi di classe A7;
Massimo Cesa e il trevigiano Manuel Menegon, su Renault Twingo R2B, decimi assoluti e primi di classe.
L’avvincente duello in N2 fra il più esperto Claudio Caldart (affiancato da Jenny Maddalozzo, su Peugeot 106
16v) e il veloce giovane Matteo De Barba (navigato dal friulano Denis Piceno, su Peugeot 106 rally) ha visto
prevalere il primo per l’inezia di sei decimi di secondo. Ha corso anche Paolino De Salvador per onorare la
memoria di papà Lino, scomparso venerdì. Per lui e Marco Galvani, un commovente trentaseiesimo posto
assoluto e quarto di classe N2.

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